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Come fare passaggio di proprietà auto

foglio unico di circolazione: come leggerlo e come funziona

Sia che si tratti di vendita o di acquisto, il passaggio di proprietà è un'importantissima operazione ed è un documento  fondamentale. Come risparmiare sul passaggio di proprietà Quando andiamo incontro alla necessità di vendere la nostra auto (o qualsiasi altro veicolo), oppure ci accingiam...

Sia che si tratti di vendita o di acquisto, il passaggio di proprietà è un’importantissima operazione ed è un documento fondamentale.

Come risparmiare sul passaggio di proprietà

Quando andiamo incontro alla necessità di vendere la nostra auto (o qualsiasi altro veicolo), oppure ci accingiamo ad acquistarne uno usato, tra le altre pratiche da sbrigare c’è quella del passaggio di proprietà, elemento essenziale che sancisce il passaggio di consegne, in buona sostanza mette il grassetto sul giorno e l’ora esatta in cui la responsabilità, insieme al possesso puro e semplice, di un veicolo passano da una persona ad un’altra.

La nota, ahimè, molte volte dolente, è quella dei costi di questa operazione, che possono andare ad incidere notevolmente e talvolta rivelarsi un vero e proprio ‘costo in più’. Quando si parla di un veicolo di un certo valore sicuramente l’incidenza del costo del passaggio di proprietà si riduce, in quanto vista in proporzione, ma quando il valore del veicolo è vicino alla cifra occorrente per il passaggio stesso ecco che l’incidenza si fa più evidente e ‘pesante’.

La domanda sorge spontanea: il passaggio di proprietà ha un costo fisso da cui non si può scappare, oppure c’è la possibilità (assolutamente legale, NDR) di risparmiare qualcosa? Intanto andiamo a capire quali sono i costi reali dell’operazione. Nello specifico:

  • Imposta di bollo di 16,00 euro per l’autenticazione della firma;
  • Costi per l’emolumento ACI pari a 27,00 euro;
  • Imposta di bollo, quando si presenta la documentazione al PRA per il rilascio del nuovo CdP (Certificato di Proprietà) pari a 32,00 euro (che nel caso in cui provenga da vecchio foglio complementare diventano 48,00);
  • Imposta di bollo per l’aggiornamento del libretto pari a 16,00 euro;
  • Diritti Motorizzazione pari a 9,00 euro.
  • IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione) pari a 84,00 euro fisse per i veicoli fino a 53 Kw, per i veicoli che superano tale potenza si moltiplica il valore di 3,5119 euro per ogni Kw di potenza.

Queste le spese ‘fisse’, quelle che in ogni caso si devono sostenere anche se se ne può mettere in discussione la loro entità, abbastanza esosa. La componente variabile, che fa lievitare (e non di poco) il costo del passaggio di proprietà di un veicolo è relativa al dove si effettua il passaggio. I costi elencati sono relativi ad un’operazione ‘fai da te’, dove i diretti interessati presentano i vari documenti presso gli uffici appositi. Ma esistono le agenzie autorizzate ACI che possono svolgere tutto al posto nostro, togliendoci l’impiccio di dover girare almeno 3 uffici pubblici. Ma questo ha un costo e pure salato. Alle spese di cui sopra, nel caso ci si rivolga ad un’agenzia, bisogna sommare almeno 150,00 euro, che possono solo aumentare nel caso in cui si tratti di veicoli di un certo valore. Ecco che il costo del passaggio di proprietà diventa una spesa notevole e, a seconda di che veicolo si tratta, avvicinarsi ai 1.000,00 euro è cosa presto fatta. Volendo fornire un piccolo dato orientativo, considerati i costi fissi elencati ed i costi variabili di agenzia, nel caso in cui dovessimo sostenere la spesa di un passaggio di proprietà per un’auto utilitaria da 30 Kw, ci troveremmo a dover sborsare una cifra intorno alle 500,00 euro.

Riassumendo, l’unico modo per risparmiare sul costo del passaggio di proprietà è sbrigare tutto da soli, impiegando una mattina intera in giro per uffici pubblici, ma stornando dal costo totale il valore di un terzo del suo totale bello e buono.

In comune, alla motorizzazione o al PRA

Abbiamo compreso come sbrigare da soli l’operazione di passaggio di proprietà faccia risparmiare, ma bisogna capire realmente come fare e dove andare. E quali sono le operazioni da compiere per rendere valido ed effettivo il passaggio.

Innanzitutto è necessario stipulare un contratto tra compratore e venditore in cui siano presenti le loro generalità, i dati specifici dell’auto come targa, potenza, marca modello etc.. e la cifra pattuita per la compravendita. Il venditore dovrà compilare e firmare l’apposito spazio posto sul retro del Cdp; insieme dovranno recarsi al comune per autenticare la firma (pagando l’imposta di bollo) e regolare il saldo monetario del contratto.

Successivamente l’acquirente dovrà recarsi ad un ufficio del PRA per autenticare e registrare l’avvenuto passaggio. Ma prima di fare questo deve necessariamente ‘passare’ dalla MCTC per rendere validi ed effettivi i pagamenti relativi ai costi fissi, quindi prelevare gli appositi bollettini precompilati e pagarli nella maniera che gli è più comoda. La MCTC si occupa principalmente di quello che riguarda la modifica del libretto di circolazione (in pratica la produzione dell’adesivo che andrà apposto sul retro del documento) e rilascerà un foglio provvisorio per rendere valido lo stesso. A questo punto l’ultimo passaggio da effettuare è quello della produzione di un nuovo CdP presso un ufficio del PRA. Raccolti insieme libretto, contratto di compravendita con eventuali pezze d’appoggio relative al pagamento (fotocopie di assegni, copie di bonifici etc..), documenti personali dell’acquirente, bollettini pagati e CdP retrofirmato dal venditore ed autenticato dal comune, l’acquirente si può recare al PRA per la produzione del nuovo Certificato di Proprietà (in formato digitale) che sancirà l’identità del nuovo possessore e titolare del veicolo.

La tecnologia ha fatto il suo debutto da qualche tempo anche all’interno di questa pratica e, in verità, ha reso le cose un attimo più articolate rispetto al passato. Il Cdp piano piano verrà sostituito dal CdPD, ossia il Certificato di Proprietà Digitale, che dovrebbe andare incontri ai tempi e snellire la pratica in senso stretto. Come sopra si descriveva l’operazione di passaggio di proprietà in versione faidate risulta alquanto articolata per diversi motivi: i comuni non possono accedere ai sistemi informatici dell’ACI (in fase di passaggio al Ministero dei Trasporti) e la MCTC ed il PRA devono ancora stabilire una più diretta connessione e sinergia tra loro.

Si spera che, dopo questa fase di transizione al digitale, le cose diventino realmente più semplici e più economiche. Allo stato attuale, nonostante il faidate porti un vantaggio economico notevole, sono tantissimi gli italiani che si rivolgono alle agenzie. Il consiglio migliore che si può fornire in questo caso è quello di saggiare il terreno e valutare i costi complessivi di più agenzie, per coniugare al meglio comodità e risparmio.

Alessandro Di Benedetto