> > MotoGP, Qatar 2017: vince Vinales tra lo spettacolo generale

MotoGP, Qatar 2017: vince Vinales tra lo spettacolo generale

MotoGP, Qatar 2017: vince Vinales tra lo spettacolo generale

A Doha, in Qatar, si apre il Motomondiale 2017 con una gara spettacolare: vittoria sudatissima per Vinales, Dovizioso sempre secondo, sorpresa Rossi. La MotoGP 2017 si apre come meglio non avrebbe potuto: colpi di scena in serie e gara incerta fino all’ultimo giro. La spunta Vinales, ma in modo m...

A Doha, in Qatar, si apre il Motomondiale 2017 con una gara spettacolare: vittoria sudatissima per Vinales, Dovizioso sempre secondo, sorpresa Rossi.

La MotoGP 2017 si apre come meglio non avrebbe potuto: colpi di scena in serie e gara incerta fino all’ultimo giro. La spunta Vinales, ma in modo molto diverso da come era lecito attendersi alla vigilia. Ma partiamo dall’inizio: la partenza viene rimandata per il rischio pioggia (paventando, peraltro, anche la possibilità di iniziare la gara per poi interromperla dopo 3 giri e assegnando punteggi dimezzati, una scelta assurda nell’ottica della salvaguardia della sicurezza dei piloti) ma poi si corre, e per fortuna vien da dire!

Il ritardo sull’orario di partenza porta Marquez e Dovizioso a cambiare le proprie scelte di gomme (morbida al posteriore per il ducatista al posto della media, media all’anteriore per il campione in carica al posto della dura) e, con il senno di poi, per il primo sarà stato uno sbaglio mentre per il secondo una scelta felice.

LA STORIA DELLA GARA – Pronti via e dopo poche curve Lorenzo è costretto ad andare largo per poi ritrovarsi nelle retrovie, Zarco (del team Yamaha Tech 3), agevolato dall’aver montato gomme morbide, è lesto a prendere il comando e un buon vantaggio sugli inseguitori guidati da Marc Marquez, seguito e poi superato da Andrea Dovizioso che, a 14 giri dal termine, passa davanti a tutti a causa della caduta del debuttante francese.

A questo punto si accende Iannone che ingaggia una dura lotta con Marquez fino a toccare la sua ruota posteriore in curva, il che gli causa una caduta che lo trascina definitivamente fuori dalla contesa. In tutto ciò Vinales, che era il grande favorito della vigilia, fatica a raggiungere le posizioni da podio, seguito da un Rossi in ripresa e dalla Honda di Pedrosa; ma ecco che a circa metà gara, improvvisamente, il rookie in casa Yamaha inizia a girare come aveva fatto vedere nelle prove e in breve si riporta su Marquez, sempre secondo.

È qui che inizia il vero spettacolo perché Maverick si porta dietro Valentino: i due superano il 93 e si agganciano alla Ducati numero 4, Dovizioso dapprima cerca in tutti i modi di tenere a distanza il giovane spagnolo e, dopo essere stato superato, con altrettanta tenacia cerca di restargli attaccato il più possibile sfruttando, poi, il potente motore della Desmosedici sul rettilineo. Per un paio di giri assistiamo a un grande duello tra i due – con uno strepitoso sorpasso all’esterno di Vinales – e con un Valentino Rossi che non riesce ad avvicinarsi abbastanza per partecipare alla festa, fino ad arrivare al penultimo giro in cui il 25 prende un distacco tale che il ducatista non riesce più a colmare.

Termina la gara: primo Vinales, secondo Dovizioso, terzo Rossi, quarto Marquez, quinto Pedrosa, sesto Aleix Espargaro, solo undicesimo Lorenzo.

CONSIDERAZIONI – Non si può non partire da Maverick Vinales, vincitore e autore di una grande prova di maturità: gli ci è voluto qualche giro per prendere la giusta confidenza ma non si è lasciato innervosire e, conscio del proprio potenziale, ha rimontato e infine vinto una gara che per lui può già rivelarsi un crocevia importante della stagione.

Sceso dalla sella Andrea Dovizioso si è detto contento della sua condotta di gara anche se, per il terzo anno di fila, avrebbe seriamente potuto vincere sul tracciato qatariota ma non c’è riuscito, con il senno di poi c’è da chiedersi: ha fatto bene a non spingere all’inizio per conservare la gomma posteriore o avrebbe fatto meglio a rischiare e dare tutto fin da subito in modo da poter avere un distacco maggiore su chi gli era dietro, rispetto al secondo e mezzo che ha avuto su Marquez?

Valentino Rossi è stato, insieme all’Aprilia di Espargaro, la grande sorpresa in positivo di questo primo GP della stagione: arrivava a questa gara con tantissimi dubbi ma, si sa, lui non è uno che si perde d’animo e, come ha detto lui stesso dopo la corsa, grazie al lavoro fatto con la sua squadra è entrato in pista con una moto che gli ha trasmesso sempre più fiducia: “Alla fine abbiamo trovato una moto da gara, perché io sono un pilota da gara”.

Si può parlare, invece, di delusione a metà per le Honda di Marquez e Pedrosa, finiti rispettivamente 4° e 5°, in quanto, in una gara con così tante insidie, hanno preferito accontentarsi e forse è stato giusto così. D’altro canto per Jorge Lorenzo la delusione è totale, non è abituato a partire così indietro e si è visto: con il largo iniziale è rimasto impantanato nelle retrovie e non ne è più uscito, gli va comunque concesso il beneficio del dubbio (non ha nemmeno avuto l’opportunità di migliorare la sua posizione in griglia) e ora è atteso all’esame argentino.