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La temperatura migliore per far crescere l'erba

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Avere un magnifico giardino folto, verde e resistente con tante piante e fiori è il sogno di tutti. Ecco alcuni semplici e pratici consigli.

Il desiderio di molte persone è avere un magnifico giardino folto, verde e resistente con tante piante e fiori. Spesso però non sanno come come fare, ma soprattutto quale sia l’erba adatta alla terra e al luogo in cui ci si trova. Ecco alcuni consigli semplici e pratici per capire come far crescere l’erba.

Vediamo quando e come fare

Per far crescere l’erba bisogna innanzitutto individuare alcuni fattori fondamentali:

  • tipologia del suolo compatto o soffice;
  • presenza di impianti di irrigazione;
  • esposizione al sole, presenza di vento e grado di umidità

I semi dell’erba hanno bisogno di assorbire l’umidità per lo sviluppo delle radici. La temperatura del suolo regola la velocità di tale processo. Se vi sono troppe variazioni di temperatura, i semi possono morire prima di germogliare.

Quale periodo scegliere

Per la coltivazione del prato il primo consiglio è quello di seminare in primavera o autunno. In questi periodi i semi hanno maggiore probabilità di attecchire e crescere resistenti. All’inizio dell’autunno l’erba cresce grazie alla pioggia che mantiene umido il terreno caldo. Invece durante la primavera i semi iniziano ad attecchire al terreno tra aprile e maggio.

L’erba da clima caldo ha bisogno di un suolo caldo per germinare, tra i 18 e i 20 gradi. L’erba da clima freddo preferisce un suolo la cui temperatura sia tra i 10 e i 18 gradi. In ogni caso per una corretta temperatura di germinazione, si consiglia di seminare l’erba da clima caldo in primavera.

È probabile che vi siano variazioni di temperatura durate il periodo di germinazione. Il caldo è sempre preferibile. L’erba da clima freddo continua a crescere in terreni che scendono a temperature tra 7 e 10 gradi, ma l’erba da clima caldo ha bisogno di un suolo che non vada sotto i 10 gradi.

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Errori da evitare

Il primo errore da evitare è acquistare semi senza controllare il tipo di terreno sul quale si desidera seminare. Il prato migliore si ottiene seminando sul terreno un miscuglio di semi appartenenti alle graminacee. I semi possono essere acquistati facilmente nei vivai e nei negozi di articoli per il giardinaggio. Se volete ottenere invece un prato con un colore uniforme, è meglio seminare una sola varietà di semi. La migliore per ottenere un bel manto verde è una varietà di Agrostis stolonifera, specie più utilizzata per campi da golf e giardini prestigiosi.

Prima della semina il terreno deve essere sempre concimato e fertilizzato per dare più nutrizione all’erba che dovrà comporre il prato. I semi si possono spargere a mano, se si ha un giardino o con macchinari per un prato molto più grande, vanno poi interrati e infine il terreno va appiattito con un rullo. Con questi trattamenti, il prato dovrebbe crescere entro due mesi e non deve essere assolutamente calpestato. Durante la semina bisogna poi assicurarsi che il terreno sia continuamente drenato per circa 3 settimane.

Un errore da comune da evitare è quello di irrigare tutto il prato frequentemente con una quantità massiccia d’acqua. Il consiglio è quello di irrigare il prato durante le ore meno calde della giornata in maniera uniforme. L’ideale sarebbe anzi riuscire a distribuire l’acqua a seconda delle porzioni di terreno che si trovano all’ombra o quasi sempre al sole. In questo modo avrete un prato folto, resistente e di colore verde intenso.