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Formula 1, Gp Russia: due Ferrari in prima fila. Pole di Vettel e Raikkonen secondo

Formula 1, Gp Russia: due Ferrari in prima fila. Pole di Vettel e Raikkonen secondo

La Ferrari tinge di rosso la prima fila. La pole mancava dal settembre 2015, a Singapore. Seguono le Mercedes con Bottas terzo e Hamilton quarto.

Qualifiche adrenaliniche fino all’ultimo giro, quelle che si sono tenute oggi a Sochi e che hanno visto, ancora una volta, il trionfo di Vettel con un tempo di 1’33″194. Una pole position strappata a Raikkonen di soli 59 ms. La prima fila, perciò, è tutta Ferrari. Poco più indietro, troviamo Bottas, 3° a 95 ms di distanza, e Hamilton, 4° ma con un distacco, decisamente più importante, di 0″573. L’ultima pole Ferrari era stata nel 2015, al Gp di Singapore. Una prima fila completamente Rossa, invece, non la si vedeva dal lontano Gp di Francia 2008. Ben tornata!

Una lotta serrata fino all’ultimo giro

Quella di oggi è stata una battaglia che ha catalizzato l’attenzione sulle Ferrari. Alle loro spalle, si è assestato un fiacco Ricciardo, 5° posto e a 1″711 di distanza. Verstappen, 7°, si è fatto superare, per mezzo decimo, da Massa. Hulkenberg ha conquistato la quarta fila con un ritardo di 2″091, mentre la quinta è occupata dalle Force India di Perez e Ocon, staccati rispettivamente di 2″143 e 2″236. Fuori dalla top ten, troviamo Sainz, il quale, essendo penalizzato dal Bahrain, ha dovuto lasciare la sesta fila a Stroll e Kvyat.

Anche per questa edizione 2017, il tracciato russo di ben 5.848 metri non ha mancato di dimostrarsi difficile. Colpa delle sue brusche staccate dove è facilissimo sbagliare nei giri decisivi. Aspettiamoci pure alcune sorprese. Anche la stessa necessità di scaldare bene le gomme, in particolar modo quelle anteriori, nonché la possibilità di sfruttarle per un secondo tentativo dopo un giro di riposo, potrebbe portare a un congestionamento della pista con conseguenti ulteriori difficoltà. Inoltre, è stato anche confermato il basso degrado offerto dalla superficie. Dettaglio tutt’altro trascurabile che va di pari passo col fatto che, fra le tre mescole Pirelli, vi è una sostanziale differenza di circa 1 secondo al giro.

Attendiamoci pure una strategia di una sola sosta, in gara. L’unica variabile, almeno per i primi dieci, potrebbe essere quella di utilizzare le supersoft in Q2, così da riuscire a partire con quelle. In alternativa, si potrebbe, invece, ricorrere, già da inizio gara, alle ultrasoft per poi passare alle supersoft, come tattica standard. I distacchi registrati finora sembrano avvallare questa possibilità a Ferrari e Mercedes. Ma dovremo veder cosa succederà in pista domani.

Alcune curiosità sul Gran Premio Di Sochi

Sono 159 su 159, i giri al comando siglati dalla Mercedes. Un colpo dietro l’altro che potrebbe tranquillamente valere una medaglia olimpica. Sochi, infatti, come tutti ricorderanno, prima di ospitare il mondiale di Formula 1, è stata la sede delle Olimpiadi invernali. Tornando alle nostre monoposto, dal 2014 al 2016, Hamilton è stato in testa per 100 giri e Rosberg per 59.

Vettel, invece, ha un conto in sospeso da regolare. Ha, all’attivo, un solo podio, conquistato nel 2015. 12 mesi fa, invece, la gara durò soltanto il tempo di percorrere due curve e mezza, prima di essere centrato da Daniil Kvyat per ben due volte.

La Williams, infine, è la scuderia che ha portato a casa più punti nel Gran Premio di Russia: ben 49 contro i 47 Ferrari. Il team che non ha un gran feeling con Sochi è, invece, la Red Bull. Solo un quinto posto come miglior piazzamento, incassato da Kvyat, nel 2015.