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Formula 1, McLaren: auto più cattive per il campionato 2017

Formula 1, McLaren: auto più cattive per il campionato 2017

È stato il direttore tecnico della McLaren Tim Goss a parlare delle nuove monoposto di Formula 1 per il 2017. Più cattive. Esteticamente e non. Tim Goss, progettista e direttore tecnico della McLaren ha rotto il silenzio. Le nuove monoposto che correranno nel 2017 saranno diverse, sia da un pun...

È stato il direttore tecnico della McLaren Tim Goss a parlare delle nuove monoposto di Formula 1 per il 2017. Più cattive. Esteticamente e non.

Tim Goss, progettista e direttore tecnico della McLaren ha rotto il silenzio. Le nuove monoposto che correranno nel 2017 saranno diverse, sia da un punto di vista estetico che meccanico. Mancano poche settimane dall’inizio della prossima stagione di Formula 1 e l’attesa di conoscere le nuove auto cresce. Automobili che sono figlie del regolamento 2017, un regolamento profondamente rivisto, rispetto ai tre anni precedenti. Tim Goss ha illustrato i dettagli dei nuovi bolidi sul sito internet del team.

Innanzitutto, le macchine saranno più basse e ingombranti. “Saranno proprio più cattive!”, ha esordito Goss. Anzi, la nuova McLaren avrà un aspetto che lo stesso progettista ha definito “cool”, più aggressivo. Si tratta di cambiamenti tra i più significativi della storia della Formula 1. Ci sono state modifiche all’aerodinamica e alle dimensioni delle gomme. L’ala anteriore, rispetto a quella precedente, sarà più larga di 20 cm. Dal punto di vista stilistico, invece, la parte posteriore vista di lato apparirà maggiormente inclinata e così i sidepod.

Le regole 2016 avevano limitato non poco i progettisti. Gli stessi progettisti che, ad oggi, si sentono molto più liberi di esprimersi. Perchè ora possono sbizzarrirsi per tutta l’altezza del telaio, optando anche per soluzioni più estreme. Il risultato? Le macchine saranno più “fisiche” e più spettacolari da guidare. I miglioramenti prestazionali potranno spingersi dai 3 ai 5 secondi al giro. “Vi faccio un esempio – ha concluso Goss – Gli ingegneri definiscono la curva come un punto del tracciato dove il pilota alza il piede per gestire la macchina. Se invece lo stesso pilota percorre la curva con il piede sull’acceleratore, beh, classifichiamo queste curve come rettilinei. Ecco. Con queste nuove vetture, alcune delle curve saranno viste come rettilinei. Morale: si necessiteranno maggiori forze e sarà molto più faticoso per i piloti“.