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F1, GP di Monaco: torna il dominio Ferrari, ma con prudenza

F1, GP di Monaco: torna il dominio Ferrari, ma con prudenza

A Monaco Vettel vince davanti a Raikkonen e Ricciardo, Hamilton fa settimo. Ma in casa Ferrari l'euforia lascia spazio alla prudenza. In Ferrari una doppietta mancava da ben 7 anni e un successo a Monaco addirittura da 16, ma gli uomini del Cavallino non si lasciano andare all’euforia perché san...

A Monaco Vettel vince davanti a Raikkonen e Ricciardo, Hamilton fa settimo. Ma in casa Ferrari l’euforia lascia spazio alla prudenza.

In Ferrari una doppietta mancava da ben 7 anni e un successo a Monaco addirittura da 16, ma gli uomini del Cavallino non si lasciano andare all’euforia perché sanno che il Mondiale è ancora molto lungo e che negli ultimi anni di delusioni ce ne sono state parecchie. Sono ancora vivi, infatti, i ricordi degli ultimi Campionati persi all’ultimo: nel 2010, nel 2012 e anche nel 2013. In effetti la Ferrari non vince il Mondiale costruttori dal 2008 e quello piloti dal 2007, con Raikkonen.

Un altro motivo per non abbassare la guardia è il prossimo Gran Premio, quello del Canada, dove è probabile che Hamilton torni a giocare un ruolo da protagonista: il circuito nord-americano è praticamente la sua pista, ci ha vinto la sua prima gara in Formula 1 e lì ha ottenuto, complessivamente, 5 vittorie e 5 pole.

Tuttavia il pilota inglese sembra sentire davvero tanto la pressione che ha addosso chi è costretto ad inseguire, viste le sue dichiarazioni nel post-gara: “Mi è chiaro che la Ferrari ha scelto il suo pilota numero 1, e che quindi farà di tutto per spingere ogni cosa in modo da far ottenere a Vettel il massimo in ogni suo week end”. Un evidente tentativo di creare scompiglio all’interno del box rosso, ma anche una soluzione che sceglie chi non è del tutto sicuro delle proprie possibilità e sa di doverle tentare tutte per poter sperare di vincere.

Le dichiarazioni del pilota Mercedes si riferiscono alla sosta anticipata (al 34° giro) di Raikkonen, in quel momento leader della corsa, che, insieme ai giri record stampati da Vettel, ha permesso al tedesco (fermatosi al 39°) di portarsi davanti al compagno di squadra e, poi, vincere la gara. Le parole del finlandese sulla questione lasciano intendere quanto non l’abbia presa bene: “È stato un 2° posto amaro, la strategia nel mio caso non ha funzionato, ma non posso fare di testa mia e se si lavora di squadra bisogna fidarsi di quello che ti viene detto”.

Dopo questo GP di Monaco Vettel ha un vantaggio di 25 punti su Hamilton nel Mondiale piloti, mentre la Ferrari guida quello costruttori con 17 punti in più della Mercedes. Questo inizio di stagione sta dando ragione alla scelta di sostituire Allison con Binotto: si è creato un gruppo solido e coeso che ha dato vita al capolavoro SF70-H, la nuova vettura che così tante soddisfazioni sta dando agli uomini e ai tifosi del Cavallino.

Se vuole raggiungere il successo finale, da qui in avanti, la Ferrari dovrà rimanere concentrata unicamente su sé stessa, senza preoccuparsi di cosa farà la Mercedes: dovranno essere le Frecce d’Argento a preoccuparsi della Rossa.