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Dormiflex truffa? Solo falsità, ecco gli aggiornamenti

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Dormiflex truffa? Falsi materassi per battere la crisi? Si tratta di articoli non veri, leggi gli aggiornamenti e la verità.


Il caso Dormiflex truffa si presta perfettamente a essere utilizzato per dimostrare come le notizie pubblicate sul Web, soprattutto quando sono false, come in questo caso, possono diventare un’arma pericolosa e provocare danni anche ingenti, personali e professionali, alle vittime che vengono prese di mira.
È bastato, infatti, un unico articolo pubblicato su due testate giornalistiche locali per minare seriamente la credibilità della Dormiflex Lady S.r.l., nota azienda veneta che produce sistemi letto di alta qualità.

Il 30 aprile 2011 il giornalista Paolo Baron scrive un articolo in cui apertamente accusa l’azienda in oggetto di essere coinvolta in una brutta vicenda di contraffazione di materassi, attribuendo, con tanto di virgolettato, una dichiarazione al dott. Bonamassa, legale rappresentante della Dormiflex, secondo la quale lo stesso confessa la sua colpevolezza.

I fatti relativi all’indagine in corso sono descritti in modo fumoso, poco chiaro e non veritiero; addirittura si fa intendere che una certa quantità di pigiami sicuramente contraffatti è stata trovata nei magazzini dell’azienda veneta, quando in realtà appartengono a due imprese locali gestite da imprenditori cinesi, che nulla hanno a che fare con il dott. Bonamassa.

La verità è, invece, molto diversa e la sentenza del 7 novembre 2016 del Tribunale Penale Monocratico di Padova, che ritiene il Baron e le testate giornalistiche in questione colpevoli di diffamazione aggravata e li condanna al pagamento dei danni e delle spese processuali, ne è la chiara testimonianza.

La verità sulla Dormiflex truffa è, dunque, che non solo l’azienda è assolutamente estranea alla vicenda dei pigiami contraffatti, ma è stata anche ingiustamente accusata per la contraffazione di materassi, solo ed esclusivamente a causa della poca correttezza operativa dell’azienda tessile pugliese che riforniva da anni la Dormiflex di tessuti con cui rivestire i materassi che produceva.

È ancora attualmente in corso il procedimento giudiziario presso il Tribunale di Bari che mira a chiarire le responsabilità penali della fabbrica tessile coinvolta.
Ciò che è certo è che quanto contenuto nel succitato articolo è falso e diffamatorio e, nonostante sia passato già un anno dalla sentenza, il contenuto non è ancora stato rimosso dal Web, anche se la richiesta è stata tempestivamente inoltrata, e continua a rappresentare una minaccia all’immagine della Dormiflex Lady S.r.l.

Ci sembra doveroso contribuire a ristabilire la verità anche sul Web, sempre più spesso utilizzato come Far West mediatico e non come potente strumento di informazione limpida e trasparente.