Il dialetto milanese
Il dialetto milanese ha origini latine, ma include molti termini di derivazione austriaca, francese, gallica, longobarda e spagnola. Esso si è avvicinato molto all’italiano: generalmente le persone sotto i sessant’anni non lo parlano affatto. Il dialetto milanese è chiamato meneghino dalla parola domenichino che stava ad indicare la lingua parlata dai dominici, cioè i sottoposti del dominus (il signore), quindi tutte quelle persone che per la loro condizione sociale non parlavano correntemente la lingua ufficiale, il latino, parlato dalla nobiltà. Il dialetto milanese ha molte più vocali rispetto all’italiano. Il maestro Mario Torchio spiega: “La o normale si legge u. La u si legge ü come l’ululato dei lupi. Per leggere o ci vuole la ò accentata. Questa è la base.”
Inoltre nel dialetto milanese le terminazioni in consonante sono molto comuni e i pronomi soggetto derivano dai pronomi dativi latini: mi, ti, luu, lee, numm, vialter, lòr.
La domanda dei lettori
Mi sapete dire: cosa significa Fiulet in milanese?
Fiulet in milanese vuol dire bambino. Il vocabolo somiglia molto a fioeu che vuol dire figlio o ragazzo, in base al contesto.