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Lampade a olio: come collezionarle e dove trovarle

lampade a olio

Collezionare lampade a olio richiede tempo e fortuna, ma può rivelarsi anche un passatempo divertente, come una caccia al tesoro. Ciò che conta infatti è sapere dove e, soprattutto, cosa cercare.

Dotate di un fascino secolare, le lampade a olio continuano a essere oggetti in grado di suscitare tanta curiosità e meraviglia. Tralasciando la loro funzione primaria, ossia quella legata all’illuminazione, il motivo principale per cui ancora oggi le compriamo è la loro bellezza. La loro funzione ornamentale, quindi.

Per chi di noi è interessato a collezionarle c’è l’imbarazzo della scelta, ma è importante ricordare un semplice fatto (anche se scontato): più una lampada è antica, maggiore sarà il suo valore. E questo vale sia in termini storici, culturali che economici. Tuttavia è possibile limitare i tempi di ricerca e le spese: basta sapere che cosa vogliamo e dove si trova.

Come collezionare lampade a olio

Che si tengano per esibizione o per un uso effettivo, le lampade a olio rimangono comunque dei manufatti affascinanti per una collezione. Possono esserlo a tal punto da divenire il fulcro di un’interessante conversazione con gli ospiti che le ammirano esposte nella nostra casa, per esempio.

La storia alle spalle di questa fonte luminosa, il materiale e le decorazioni con cui è stata impreziosita, il romanticismo che evoca con la sua presenza o la simbologia che la comprende… Gli spunti sono davvero tanti, come del resto anche gli usi a cui è destinata la lampada a olio. A questo punto però è bene precisare come vogliamo tenerla.

Utilizzare una lampada a olio

Se vogliamo evitare di rimanere al buio durante un black out, perché non rifornirla di olio combustibile e di stoppini nuovi? All’occorrenza sarà già pronta e regalerà un’atmosfera autentica alle nostre stanze. Ma, a parte per la luce, queste lampade possono essere usate per scopi diversi.

Avete mai provato a riempirle con dell’olio alla citronella? Sicuramente avrete sentito parlare delle molteplici proprietà di questa pianta antizanzare. Così, nelle sere d’estate, potrebbe esserci utile appendere le lampade o posizionarle in più punti strategici del nostro giardino. In questa maniera possiamo essere sicuri che terranno lontani gli insetti indesiderati e che ci regaleranno una serata volta all’allegria.

E, se non ci interessassero questi usi pratici, possiamo star certi che le lampade a olio costituiscono di per sé degli elementi altamente decorativi. Oltre alla citronella e all’olio combustibile possiamo infatti aggiungere degli appositi coloranti al liquido in cui è immerso lo stoppino. In questo modo si ottengono dei risultati estremamente piacevoli e le lampade continueranno, non di meno, a far luce. Poste sui balconi, sulla terrazza, sul tavolo: ovunque risalteranno e daranno un tocco di originalità.

Tipologie

Esistono innumerevoli tipi di lampade a olio. Le loro caratteristiche si differenziano in base alla forma e al materiale che le costituisce. Esistono anche torce che non sono abbastanza vecchie per essere considerate antiche, ma molte sono state realizzate per sembrarlo. Ce ne sono di svariate fogge: in bambù, in ferro battuto, in ottone decorato e con meravigliosi inserti in vetro. Le lampade a torcia sono quasi sempre riempite di olio alla citronella e sono per lo più usate per tenere lontani gli insetti.

Ci sono però anche quelle riservate a determinati rituali e non serve andare a cercarle lontano. In Italia, nelle celebrazioni religiose legate alla cristianità, la lampada a olio rimane uno dei simboli più usati e quindi uno dei più comuni. Inoltre, è presenti molto spesso pure nelle feste, come avviene per il Diwali in India. Questo festival induista celebra la vittoria della luce sulle tenebre dello spirito e, come è facile intuire, qui le lampade giocano un ruolo fondamentale.

Dove collezionare lampade a olio

Se vogliamo iniziare una collezione di lampade a olio antiche, vittoriane o anche semplicemente di vecchie lampade in rame, perché non rendere la ricerca divertente? Uno dei trucchi più importanti e di successo consiste nel guardare proprio dove non guarderemmo di solito. O dove gli altri non cercherebbero…

Via libera dunque alle cantine, alle soffitte e ai vecchi bauli. Ma per rendere la caccia al tesoro ancora più proficua è meglio considerare anche altri posti. I negozi di articoli usati e i mercatini dell’antiquariato sono quelli migliori. Tenendo gli occhi bene aperti sarà facile scoprire dei veri e propri tesori da aggiungere alla collezione. Negozi di antiquari e di oggettistica sono sicuramente più costosi, però è facile incappare in belle sorprese.

Anche la ricerca online può fruttare nuovi pezzi alla nostra collezione. La scelta è molto ampia e anche i prezzi sono vari. Questo perché abbiamo a disposizione articoli di diversa provenienza (a volte internazionale) e fattura. Scongiurando le truffe, è possibile fare degli ottimi acquisti senza dover girare, magari a vuoto, per le bancarelle. Ciò che conta è avere pazienza, organizzarsi, cercare e valutare. Magari dando alla collezione un riflesso della nostra personalità.