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Come aprire un mercatino dell’usato

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Dagli anni Novanta il mercatino dell’usato è diventato un negozio sempre più diffuso in Italia per svariati motivi: la crisi ha contratto le vendite in alcuni settori; il riciclo si è affermato come pratica a basso impatto ambientale; in alcuni casi si trovano oggetti di pregio persi nel mare d...

Dagli anni Novanta il mercatino dell’usato è diventato un negozio sempre più diffuso in Italia per svariati motivi: la crisi ha contratto le vendite in alcuni settori; il riciclo si è affermato come pratica a basso impatto ambientale; in alcuni casi si trovano oggetti di pregio persi nel mare di materiale di media qualità; il modernariato è una nuova forma di collezionismo, oppure di arredamento originale.

Per aprire un mercatino dell’usato si devono seguire dei passi precisi dal punto di vista burocratico che si possono compiere autonomamente, oppure facendosi affiancare da un commercialista, il quale ha un certo costo ma è utile per coloro che non hanno tanta dimestichezza con la contabilità. Infine ci si può avvalere dell’esperienza delle catene in franchising che supportano coloro che hanno intenzione di aprire un mercatino dell’usato.

Prima di tutto è bene disporre di un budget iniziale per coprire le spese di locazione, della burocrazia e della promozione del mercatino dell’usato, nonché per creare la propria attività commerciale, creando il patrimonio della propria impresa della vendita dell’usato. Stanziare una cifra serve in particolare se si vuole vendere merce di proprietà del mercatino dell’usato, altrimenti si può procedere al conto vendita, ovvero si mette a disposizione il proprio spazio commerciale a coloro che hanno oggetti da vendere e si trattiene una commissione sul venduto. In questo secondo caso l’investimento sarà minore non essendoci uscite per l’acquisto della merce.

Si devono anche preventivare delle campagne promozionali periodiche per pubblicizzare il mercatino dell’usato e farlo conoscere alla clientela più vasta possibile. Ovviamente si dovrà anche pensare all’assicurazione del locale e dei sistemi di sicurezza, specie dell’antincendio se si ha a disposizione una superficie di più di 400 mq, e predisporre la videosorviglianza se la si ritiene utile.

La ricerca del locale commerciale adeguato è importante in quanto la grandezza della superficie deve consentire di esporre efficacemente la merce affinché sia agevole il passaggio tra i mobili, ad esempio, e se ne consenta la visione. Nel caso di vendita dell’abbigliamento usato, si deve predisporre almeno un camerino di prova per i clienti. Anche il luogo dove si trova il mercatino dell’usato è rilevante, per assicurarsi il passaggio e la visibilità, inoltre dovrebbe esserci la possibilità di parcheggio in prossimità e l’accessibilità ai locali con agio per la clientela.

Dal punto di vista burocratico, per iniziare un’attività commerciale serve l’apertura della partita IVA che si richiede gratuitamente all’Agenzia Entrate tramite la compilazione dei moduli appositi. Anche la Camera di Commercio deve essere informata che si sta aprendo un’attività imprenditoriale. Di norma la Camera di Commercio realizza corsi e fornisce supporto a tutti i suoi iscritti, quindi è sempre bene restare in contatto con questa Autorità per il futuro. Al Comune si deve dare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) tramite la quale si comunica l’apertura del mercatino dell’usato al pubblico avvalorata dal contratto di locazione del locali dove è sito il negozio.

Il mercatino dell’usato può offrire diversi tipi di merce: mobili, suppellettili e così via, oppure essere specializzato in libri e riviste, oppure offrire abbigliamento per adulti e bambini, o anche tutto il materiale per bambini quali abbigliamento, passeggini, culle e così via. Ci sono anche negozi che vendono grandi elettrodomestici usati quali frigo e lavatrici.