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Quali sono sintomi leishmaniosi umana

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Scoperta nel 1901 da W. B. Leishman, la leishmaniosi umana è una malattia infettiva trasmessa principalmente dalle piccole mosche del deserto (genere Phlebotomus; in America anche genere Lutzomyia), dal morso indolore. Queste mosche colorate si nutrono di sangue, sono attive ovunque nelle regioni t...

Scoperta nel 1901 da W. B. Leishman, la leishmaniosi umana è una malattia infettiva trasmessa principalmente dalle piccole mosche del deserto (genere Phlebotomus; in America anche genere Lutzomyia), dal morso indolore. Queste mosche colorate si nutrono di sangue, sono attive ovunque nelle regioni tropicali, ma non nel sud est asiatico, e si segnalano presenze anche in alcune regioni a clima temperato tra cui l’Europa. Tramite in morso delle mosche penetrano nella cute dei parassiti che passano nel sangue per spostarsi verso linfonodi, milza, fegato e midollo osseo.

I sintomi della malattia dipendono dal ceppo di parassiti che infettano il corpo umano e quindi dalla zona geografica di diffusione degli stessi. Dopo due settimane, ma talvolta la manifestazione prende molto più tempo, i sintomi più comuni ed evidenti sono la febbre, la perdita di peso e l’anemia. La leishmaniosi viscerale può causare l’ingrossamento di milza, fegato e linfonodi.

Nel caso della leishmaniosi cutanea, dove è avvenuta la puntura, si formano lesioni della pelle che possono essere di piccola entità e durare qualche mese prima di guarire spontaneamente, pur lasciando segni marcati sulla pelle. Nel caso di leishmaniosi mucocutanea, oltre alle ulcere cutanee, si riscontrano attacchi alle mucose rino-faringee; di conseguenza i tessuti di naso e palato possono venire compromessi talmente da richiedere la chirurgia plastica per ripristinare l’estetica.

Con un’attenta indagine di laboratorio si può identificare il parassita che causa l’infezione e procedere al trattamento tenendo presente che la malattia spesso guarisce spontaneamente e crea immunizzazione. Tuttavia ci sono casi che richiedono trattamenti difficili. Bisogna notare che tra i pazienti non trattati la percentuale di decesso è molto alta.

Non esistendo vaccini, si raccomanda una prevenzione scrupolosa evitando il morso delle mosche. Ci si deve affidare ai repellenti e agli insetticidi da spruzzare negli ambienti dove si risiede, sugli abiti e utilizzare le zanzariere da letto quando si riposa, avendo cura di rincalzarle bene.

Di norma la leishmaniosi umana non è mortale, se curata efficacemente. Il parassita causa lesioni principalmente sulla pelle che possono guarire in pochi mesi ma anche essere tanto gravi da lasciare brutte cicatrici o menomare come la lebbra.