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L'estradizione di Amanda Knox potrebbe compromettere i rapporti tra Italia e Usa

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Amanda Knox, la studentessa americana resa celebre ( o odiata) per il sospetto omicidio ai danni della sua coinquilina britannica per un "gioco sessuale finito in tragedia" nel 2007, è di nuovo su tutte le testate in quanto il Pubblico Ministero italiano ha chiesto di riaprire il suo processo per o...

Amanda Knox, la studentessa americana resa celebre ( o odiata) per il sospetto omicidio ai danni della sua coinquilina britannica per un “gioco sessuale finito in tragedia” nel 2007, è di nuovo su tutte le testate in quanto il Pubblico Ministero italiano ha chiesto di riaprire il suo processo per omicidio. La Knox e il suo fidanzato italiano sono stati inizialmente condannati per omicidio ma successivamente assolti, permettendole di ritornare a Seattle. Ora, stando a quanto riporta ABC News , il PM ha chiesto alla Corte Suprema Italiana di annullare la sentenza. Qualora la richiesta venisse accolta, la Cote Suprema potrebbe riaprire il processo e richiedere l’estradizione della ragazza in Italia.

Una possibile estradizione comprometterebbe i rapporti tra Italia e Stati uniti e innalzare una polemica sulle differenze tra investigazione criminale e lo svolgimento dei processi in America e in Europa. Alcune critiche sono state fatte sul presunto scarso lavoro fatto dalla polizia italiana sulla scena del crimine, sostenendo che hanno operato a livelli professionali più scarsi rispetto alla controparte americana. Di conseguenza, le autorità statunitensi. Di conseguenza, le autorità americane non sono propense a rimandare un cittadino davanti a un pubblico ministero il quale ha acquisito prove attraverso metodi anormali. Se le autorità italiane rifiutassero l’estradizione, la stampa italiana e europea potrebbe far scoppiare un dibattito internazionale sulla giustizia criminale.

Quale nazione ha il sistema giudiziario criminale migliore? È giusto estradare un cittadino in un paese straniero che adotta metodo investigativi e processuali nettamente diversi? Come si può confrontare la richiesta del PM italiano al concetto americano del doppio processo?Ad intensificare il dramma legale c’è la crisi economica italiana e la sua situazione politica instabile. Forse l’Italia sta tentando giocare a un gioco politico-giudiziario per esercitare potere diplomatico su un cittadino, proveniente da una nazione di gran lunga più potente, nella speranza di dare un’immagine più forte di sé in un periodo di recessione e inquietudine in Europa?

E, cosa altrettanto importante, acconsentiranno gli Stati Uniti, forse nella speranza di mostrarsi più uniti e meno unilaterali dopo 10 anni di quasi-unilaterale azione militare in Iraq, alla richiesta italiana di estradizione? Metterebbero gli Stati Uniti a repentaglio i diritti e le libertà di un cittadino per rafforzare i propri rapporti con l’Europa?O, al contrario, la scelta di accettare l’estradizione peggiorerebbe l’immagine degli USA sulla scena internazionale facendoli sembrare deboli e non consolidati?

La situazione quindi non riguarda solamente l’Italia e gli Stati Uniti. Una volta terminate le guerre con Afghanistan e Iraq, come la metteranno nome gli Stati Uniti con i loro amici italiani?