mario gioiosa Che Cos’è il reato di falso in bilancio? Se ne torna a parlare.
Il falso in bilancio, nel diritto societario “è una frode contabile ed è riferibile alla compilazione di una falsa rendicondazione di alcuni parametri inseriti nel bilancio di un’azienda”.
Con il falso in bilancio e la relativa messa in pratica di comportamenti non leciti, si crea una serie di vantaggi per la società in oggetto.
Pertanto, si va ad influire sui crediti che l’azienda può avanzare dai finanziatori o sulle garanzie da richiedere. Porta vantaggi a danno dei soci e degli azionisti nel momento della distribuzione dei dividendi. Il falso in bilancio crea una liquidità parallela a quella lecita formando in questo modo i più famosi “fondi neri” di una società.
I fondi neri vengono quindi utilizzati per compiere azioni al di fuori del lecito.
Con l’utilizzo dei fondi neri si possono effettuare azioni di corruzione a favore di dirigenti o politici compiacenti ed ottenere vantaggi per la propria attività aziendale. Si utilizza il denaro nero per ricevere favori in ambito di gare di appalto ed avere tanti altri vantaggi che rendono illecita l’attività e quindi si commette reato.
Possiamo dire che si configura il reato di falso in bilancio nel momento in cui si ravvisa l’intenzione di ingannare i soci con il fine di conseguire un illecito profitto per sé o per altri.
Nei bilanci o in altre comunicazioni sociali previste per legge e dirette ai soci vengono esposti fatti materiali non corrispondenti al vero oppure vengono omesse informazioni la cui comunicazione è regolamentata dalla legge sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria della società in oggetto.
Per configurarsi un reato di falso in bilancio, bisogna che la condotta dovrà essere rivolta a conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri e le false od omesse informazioni dovranno essere di una rilevanza tale da alterare in modo significativo la rappresentazione della situazione patrimoniale e finanziaria della società.
