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Che cosa significa TGIF

Thanks God It's Friday

TGIF sembrerebbe essere un semplice acronimo. In realtà è ed era tempo fa il grido della gioventù. Scopri perché, il suo significato, il suo passato e il suo presente.

TGIF (thanks god it’s Friday) è un grido della gioventù ed è strettamente legato a questo mondo di incertezza e voglia di libertà e divertimento. In passato richiamava la febbre del ballo del venerdì sera in America e oggi rimane la risposta dei ragazzi e delle ragazze nel loro primo giorno di libertà dagli impegni scolastici e lavorativi. Il corrispettivo italiano è il sabato sera. Cambiano tempo e luogo ma rimane invariato il sentimento espresso.

Thanks God It’s Friday

TGIF è un acronimo di origini americane e in italiano vuol dire Grazie a Dio è Venerdì. L’espressione è dovuta al fatto che negli Stati Uniti i dipendenti vengono pagati proprio in questo giorno della settimana. Ma anche perché nei college americani è quello delle feste, dedicato all’alcool, alla musica e allo sfogo dallo stress incamerato dal lunedì al giovedì.

Il venerdì per la tradizione anglosassone è l’inizio del week-end (fine settimana). I giovani sono quindi abituati a festeggiare e a uscire di casa fin da questo giorno. Anche perché le scuole e spesso anche gli uffici sono chiusi la mattina dopo. In Italia vi sono tradizioni diverse principalmente perché si lavora e si va a scuola anche il sabato. Persino le lezioni universitarie si tengono fino al sabato pomeriggio. Però è probabilmente questo il giorno che maggiormente si avvicina alla concezione americana di inizio del fine settimana.

Variante dell’acronimo TGIF sciolto è Thanks Godness It’s Friday con una traduzione in italiano uguale alla precedente.

TGIF in Italia

In Italia l’espressione TGIF è diventata famosa nel 1978 grazie al film americano “Thanks God It’s Friday” che riscosse molto successo. Diretto da Robert Klane mostra una delle prime apparizioni di Jeff Goldblum e di Debra Winger. La storia verte sulla discoteca “The Zoo” in un venerdì sera in cui si intrecciano diversi racconti di seduzione, speranza e illusione.

All’epoca andava di moda la disco-music ed era usanza incontrarsi con gli amici in una discoteca per ballare e per dare così libero sfogo alla scapestrataggine giovanile. I filoni narrativi principali hanno proprio questo scopo. Ovvero cercare di rappresentare al meglio situazioni contemporanee di uomini e donne, ragazzi e ragazze, in un contesto realistico. Il film si ispira apertamente a “La febbre del sabato sera” ma si concentra maggiormente sulla commedia umana.

Il ritorno in auge

Nel 2011 è tornato in auge con la canzone di Katy Perry “Last Friday Night”. Nel video musicale si riprende una festa tipica della gioventù americana. I conosciutissimi bicchieri rossi di plastica, la musica a tutto volume, una giovane ragazza inesperta che viene introdotta a questo mondo particolare da una sua coetanea più popolare. Non manca ovviamente la storia d’amore tra la protagonista e un tipico giocatore di football liceale che alla fine si dimostra un pallone gonfiato. Inaspettatamente il cuore della protagonista va al “nerd”: cioè l’amico un po’ ostracizzato dalla cerchia dei popolari ma che ha sempre visto in lei bellezza e intelligenza.

L’acronimo è quindi strettamente legato alla vita giovanile, ai drammi e allo svago del loro giorno di festa settimanale. Se in passato rappresentava la febbre tipica della disco-music oggi è il grido di un’età in cui si vuole solo provare cose nuove e divertirsi. A conti fatti sembra che l’unica cosa a essere cambiata sia la musica.