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10 migliori film western americani

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Il genere western è il genere americano per eccellenza, pieno di uomini e cappelli neri. I critici del Guardian e dell'Observer hanno scelto i migliori 10 film western. 10. Rancho Notorius Il "periodo western" di Fritz Lang si pone tra i suoi periodi "urban crime" e "film noir". Anche adesso, 60 ...

Il genere western è il genere americano per eccellenza, pieno di uomini e cappelli neri. I critici del Guardian e dell’Observer hanno scelto i migliori 10 film western.

10. Rancho Notorius

Il “periodo western” di Fritz Lang si pone tra i suoi periodi “urban crime” e “film noir”. Anche adesso, 60 anni dopo, Rancho Notorius rimane uno dei film western più strani mai fatti, portando avanti il fascino (o l’ossessione) di Lang per il castigo, che è iniziato con il film Fury del 1936, il suo primo film da emigrato tedesco negli Stati Uniti.

9. L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford

Questo è un film brillante sulla violenza e la celebrità, i due miti fondanti dell’America. È diretto con grazia poetica e precisione da Andrew Dominick e racconta gli ultimi giorni del noto rapinatore del treno, che sapeva che i suoi giorni erano quasi finiti e che il cappio si stava avvicinando.

8. Il fiume rosso

I migliori film western sono sui tempi che cambiano, le ideologie di guerra e la crudele marcia del progresso, così è normale che Il fiume rosso abbia contrapposto la vecchia guardia di Hollywood contro la nuova. L’epico film del 1948 di Howard Hawk riguarda apparentemente gli sforzi per guidare 10000 capi di bestiame lungo il sentiero Chisholm dal Texas al Kansas. Ma le mucche e le vorticose nuvole di polvere servono soltanto come accompagnamento all’altalenante lotta tra John Wayne e Montgomery Clift.

7. Mezzogiorno di fuoco

Il film di Fred Zinnemann con Gary Cooper ha causato spaccature tra i maestri del genere: ha attirato l’ira di John Wayne, che lo considerava non distante da un complotto comunista, e del regista Howard Hawks, che nel 1959 girò il classico Rio Bravo.

6. Gli spietati

Il film vincitore di numerosi premi Oscar nel 1992, diretto da Clint Eastwood, è probabilmente il lavoro più profondo dell’attore-regista. Il film ruota attorno a WW Beauchamp (Saul Rubinek), che all’inizio si qualifica come il biografo servile di English Bob, un potenziale assassino interpretato da Richard Harris, per poi passare dall’altra parte quando la posta in palio cambia. La sua volubile penna trascrive la storia, abbellendo la verità. Ed è la sua iperbole che il film decide di correggere.

5. I compari

Uno dei migliori talenti di Robert Altman era rinforzare un genere smontandolo e anche minandolo. È ciò che ha fatto al genere western con I compari. John “Pudgy” McCabe (Warren Beatty) è un imprenditore che crea un bordello nell’insediamento minerario della Chiesa Presbiteriana nel nord-ovest del Pacifico nel 1902. È un confusionario, un vanitoso e temerario pagliaccio vestito di pellicce onerose, e anche il suo bordello è un caos, fino a quando l’arida Constance Miller (Julie Christie) entra e gli mostra come renderlo un successo. Lei è grossolana ma anche seducentemente irraggiungibile.

4. Butch Cassidy

Paul Newman e Robert Redford interpretano i fuorilegge Butch Cassidy e Sundance in questa classica commedia western. Sono i capi di una banda, solo che non sono così cattivi. Butch non ha mai sparato ad un uomo. E quando un gruppo di uomini armati li segue, loro non combattono. Nel 1969 fu un grande successo, ma fu criticato aspramente.

3. Sentieri selvaggi

Sentieri selvaggi, diretto da John Ford e che racconta la storia di due uomini alla ricerca della loro cugina, rapita dagli Apache, è stato citato infinite volte in molti film, come Taxi driver e Un mercoledì da leoni. Perché questo? Perché Sentieri selvaggi è semplicemente il più scuro, il più strano, il più divertente, il più incoerente e anche il più soddisfacente western degli anni ’50.

2. Il mucchio selvaggio

Il regista Sam Peckinpah era considerato uno sprecone ed un fallito fino al periodo in cui ha girato Il mucchio selvaggio nel 1968. È considerato uno dei suoi maggiori lavori e ha dimostrato che non era il pazzo descritto dai più.

1. C’era una volta il west

Un western revisionista marxista che sembra una commedia per la metà del tempo e la tragedia di un vendicatore per l’altra metà. Almeno sulla carta, questo sembra l’ultimo western occidentale degno di essere ammesso al pantheon dei capolavori del genere. È abitualmente annoverato tra i migliori western mai fatti.